È appena finita la seconda guerra mondiale! Tutto è da ricostruire, sia materialmente che moralmente! L’Italia è in ginocchio, un gruppo di intellettuali, filosofi, artisti, pedagoghi, fanno un ragionamento apparentemente semplice: “Se dobbiamo ricostruire, tanto vale ricominciare bene!”. E con la lucidità, l’intelligenza, la fantasia e il coraggio ripensano a nuovi sistemi pedagogici d’insegnamento, nuovi linguaggi e nuovi temi che liberino l’Italia definitivamente da ogni forma di autoritarismo, che riporti l’uomo, la donna, il bambino, al centro di ogni forma di progetto che ricostruisca rispetto e identità… un percorso di costruzione di una comunità libera!
Il villaggio Cagnola, con la guida di Rosina e Sergio Rossi, sono, e rimarranno, un esperienza straordinaria che ha saputo adottare bambini e ragazzi disagiati, ma non solo, dandogli strumenti, regole e percorsi, che seguissero con pazienza, rispetto e competenza, la natura dei ragazzi stessi, accompagnandoli verso una formazione che li portasse a realizzare se stessi e, diventare persone e non utensili di una società classista e onnivora! Un’esperienza che Sergio e Rosina, con la collaborazione di pedagoghi come Gianni Rodari, artisti come Guttuso, hanno saputo costruire una piccola e abbandonata generazione di ragazzi, apparentemente perduta, in una straordinaria esperienza che non ha solo salvato loro in quanto tali, che già di per se sarebbe meraviglioso, ma ha anche saputo dare al paese professionisti, ingegneri, artigiani di altissimo livello!
Noi non vogliamo che questa esperienza si perda nella notte dei tempi. Vogliamo ringraziare chi ce l’ha fatta conoscere meglio, vogliamo riportare in primo piano questa esperienza ancora, incredibilmente, all’avanguardia!